Il Museo della Ceramica Giuseppe Gianetti, inaugurato nel 1994, è un centro culturale che accoglie una collezione di circa 700 pregiate ceramiche del XVIII secolo e contemporanee; si trova all’interno di una villa del 1937 che è stata l’abitazione della storica famiglia saronnese, i Biffi.

La collezione e la Villa sono donazioni fatte dalle famiglie Gianetti-Biffi alla Fondazione COE (Centro Orientamento Educativo). Della villa d’epoca si conserva inalterata la struttura e l’arredamento. Degni di nota sono la ringhiera della scalinata che conduce al secondo piano del Museo, realizzata a mano, i lampadari in vetro di Murano, gli elaborati pavimenti in parquet. Fruibile è anche il giardino che circonda il Museo con il suo piccolo roseto e le installazioni d’arte contemporanea.

Il museo accoglie 200 opere provenienti da Meissen in Germania, la prima manifattura a produrre porcellana in Europa. Ospita inoltre porcellane italiane, europee ed orientali. Tra le manifatture italiane spiccano quelle di Hewelcke, Vezzi, Ginori, Capodimonte.

È presente una sezione dedicata alle maioliche “fini” italiane ed europee, composta soprattutto da pezzi provenienti dal nord Italia. Un’ulteriore sezione è quella della ceramica contemporanea, costituita grazie alle donazioni di diversi artisti che hanno esposto nel museo o che hanno vinto il CoffeeBreak.museum, concorso biennale dedicato ai giovani artisti che lavorano con la ceramica. Nel 2015 è stata inaugurata la collezione del Professor Aldo Marcenaro (1931-2011), i suoi 24 pezzi sono andati ad integrare il percorso filologico, stilistico e storico della collezione di Gianetti.